sabato 8 dicembre 2012

Lo sapevi?? Gli ottoni si fanno col ghiaccio!

Come vengono create trombe, tromboni, corni, euphonium, tuba? Sappiamo che vengono realizzati a partire da una lastra metallica, ma come vengono forgiati e assemblati esattamente?
La rubrica “Lo sapevi??” ci fa curiosare nel mondo dei materiali e delle storie legate alla musica e ai nostri strumenti musicali.

Lo sapevi??
Gli ottoni si fanno col ghiaccio!

Le fasi di realizzazione di uno strumento musicale della famiglia degli ottoni comprendono alcune curiosità, per esempio l'utilizzo dell'acqua per piegare il tubo di metallo: una volta riempiti i tubi con una soluzione di acqua e sapone o simile, si portano a congelamento, così da evitare rotture o schiacciamenti del tubo di metallo durante il piegamento. In alcuni casi si usa la pece nera al posto dell'acqua ma il principio è il medesimo.

I video che proponiamo sono della serie "Come è fatto?" di Discovery Channel e ci permettono di apprezzare ancor più l'arte e la maestria con cui sono creati i nostri strumenti musicali.

Buona visione!


Tromba




Corno francese




Trombone



lunedì 3 dicembre 2012

Note scritte e note reali: gli strumenti traspositori

Esistono strumenti musicali in molte chiavi diverse.
Moltissimi strumenti sono in quella che viene chiamata “concert key”, per esempio pianoforte, oboe, fagotto, flauto, violini e archi in genere, chitarra, arpa e molti altri. Le note prodotte da questi strumenti sono note “reali”: se suoni una nota con uno di questi strumenti e controlli l’intonazione con un intonatore, vedrai che esso segna esattamente il nome della nota che stai suonando.
Per esempio se suoni un SI bemolle (SIb) sul pianoforte, l’intonatore indicherà la nota SIb.

Tutto questo suona piuttosto semplice, vero?
Ma ora viene il bello.

Esistono molti strumenti in diverse chiavi, per es. strumenti in SI bemolle, in MI bemolle, in FA, in LA... Questi strumenti vengono chiamati strumenti traspositori.
Quando suoni un DO con uno strumento in chiave di SIb, la nota che stai suonando corrisponde al SIb del pianoforte (o del violino, dell’oboe ecc). Cioè il tuo DO è un SIb reale.
Quando suoni un DO con uno strumento in chiave di MIb, esso corrisponde a un MIb reale.

Consideriamo la famiglia dei clarinetti per esplorare meglio questo concetto degli strumenti traspositori.

Il clarinetto più utilizzato è quello in SIb, o clarinetto soprano. Anche la tromba, il sax tenore e il sax soprano sono strumenti in SIb.
Quando suoni un DO su questo clarinetto, l’intonatore indica un SIb (cioè la nota reale). La nota “DO” che stai suonando sul clarinetto è la nota scritta sulla tua partitura: tu leggi un DO, ma il suono prodotto dal tuo strumento è un SIb.
Vedremo in seguito il motivo per cui non si insegna a suonare il clarinetto leggendo le note reali.


Ecco ora uno schema che riporta le note scritte per clarinetto in SIb e le corrispondenti note reali:


Ecco invece la corrispondenza per quanto riguarda il clarinetto in MIb, o “clarinetto piccolo”:


E infine la corrispondenza per il clarinetto in LA (un tipo di clarinetto poco usato nelle bande ma presente nelle orchestre sinfoniche):


Ora che avete preso dimestichezza, provate a creare uno schema simile anche per strumenti in FA o in altre chiavi (sapendo per es. che il DO suonato da uno strumento in chiave di FA corrisponde al FA reale, cioè c'è un intervallo di una quinta esatta).


Ma perché non si insegna a suonare il clarinetto leggendo le note reali? 

I clarinettisti leggono le note direttamente in chiave di SIb: non leggono le note reali. Questo non comporta troppi problemi?
Quando viene richiesto di intonarsi e il flauto o l’oboe suonano un LA, il clarinettista deve sapere che egli dovrà suonare un SI naturale. Se l’oboe dà un SIb, il clarinettista deve suonare un DO.

La ragione per cui non si insegna a leggere le note reali è che questo facilita i clarinettisti che usano diversi clarinetti (in SIb o soprano, in MIb o piccolo, in LA).
Molti clarinettisti si trovano prima o poi a suonare diversi strumenti della famiglia dei clarinetti, intonati in diverse chiavi, i quali però condividono lo stesso sistema di digitazione, cioè le stesse posizioni per le varie note.

Per esempio, quando leggi sul pentagramma il SOL sul secondo rigo dal basso, lo suonerai lasciando tutti i fori aperti, indipendentemente dal clarinetto che stai usando.
Ovviamente quel SOL che leggi produrrà una nota reale diversa sui diversi clarinetti (su quello in SIb sarà infatti un FA reale, mentre sul clarinetto in MIb sarà un SIb naturale).
Se suonassimo le note reali sul clarinetto, dovremmo imparare un sistema di posizioni diverso per ognuno dei clarinetti. Non sarebbe molto divertente, vero?

Nel ‘700, durante i primi anni di vita del clarinetto, gli strumenti erano molto semplici e non così tecnologicamente avanzati come quelli di oggi. Si potevano suonare senza problemi clarinetti in diverse chiavi e ve n’erano infatti di molti tipi: clarinetti in SIb, in MIb, in LA, in SOL, in RE erano molto comuni.
Con l’implementazione di soluzioni tecniche sempre più complesse e raffinate, alcuni di quei clarinetti vennero gradualmente abbandonati. Oggi il clarinetto in SIb è quello più comunemente usato. Anche il piccolo in MIb viene spesso usato sia nelle orchestre sia nelle bande, mentre quello in LA resta favorito piuttosto per composizioni di musica da camera.


Fonte:
http://clarinet-space.skyleapmusic.com/understanding-clarinet-transposition.html
Traduzione a cura del Corpo Musicale di Bolgare (Bg):
http://bandabolgare.blogspot.it

giovedì 8 novembre 2012

Lo sapevi?? Le ance sono fatte di canna!


Tutti sappiamo che le ance dei clarinetti, dei saxofoni, degli oboi, dei fagotti... sono fatte genericamente “di legno”. Ma di che legno si tratta? Ed è realmente “legno”?
La rubrica “Lo sapevi??” ci fa curiosare nel mondo dei materiali e delle storie legate alla musica e ai nostri strumenti musicali.


Lo sapevi??
Le ance sono fatte di canna!

L’ancia è quel pezzetto di legno che permette ad alcuni strumenti musicali di funzionare, facendo vibrare la colonna d’aria. Alcuni strumenti come il clarinetto e il sax sono “ad ancia semplice” perché hanno una sola ancia, montata sul bocchino o becco, mentre altri come l’oboe e il fagotto sono “ad ancia doppia” perché l’elemento vibrante è costituito da due ance appaiate.

Molti strumenti popolari funzionano ad ancia, per esempio la ciaramella (una sorta di oboe popolare molto antico), il baghèt (strumento bergamasco presente fin dal Medioevo) e la cornamusa.
Il celebre “flauto di Pan” è costituito da 10 o più canne di diverse lunghezze unite fra loro.

Quello che consideriamo “legno” non è in realtà tale, tecnicamente. Infatti l’ancia viene prodotta a partire da una pianta erbacea, che quindi non produce legno.
La pianta in questione è la “canna domestica”, o canna di fiume (Arundo donax), un’erbacea perenne dal lungo fusto cavo.
Cresce in zone umide lungo le rive dei fiumi e degli stagni. E’ la più grande canna europea: arriva a 6 metri di altezza ma con le giuste condizioni ambientali può raggiungere anche i 10 metri.

E’ originaria del bacino del Mediterraneo, Medio Oriente e India. Viene coltivata da migliaia di anni in tutta l’Asia e l’Europa meridionale e oggi si stanno moltiplicando le coltivazioni di canna domestica, anche in Italia, anche per trarne bio-combustibili.
Le coltivazioni più famose per le ance sono quelle della Provenza (Francia meridionale).

Il fusto della canna è ricco di silice, un minerale che conferisce resistenza. Durezza e flessibilità sono le caratteristiche della canna che ne fanno ancora oggi la migliore pianta per la realizzazione di ance.


Come vengono realizzate le ance?

La canna viene tagliata dopo una crescita in campo di due anni. Viene fatta essiccare in primavera-estate e poi stagionare per due anni, dopo di che si passa al taglio per ottenere le “placchette” da cui si ricavano le singole ance.

Ecco un bel video con le fasi della lavorazione artigianale delle ance:



Chiudiamo con un video di SuperQuark dedicato alla lavorazione industriale delle ance:





giovedì 25 ottobre 2012

Brani per Natale 2012: Blues

Da Mozart a Gershwin... "Blues", da "Un americano a Parigi" di G. Gershwin (arr. Gualdi-Mangani). Qui proposto dalla Civica Orchestra di Fiati del Comune di Milano.
Buon ascolto :)

Brani per Natale 2012: Rondò

E' la volta del Rondò, dal Concerto per corno n. 2 di Mozart.
Buon ascolto!

venerdì 19 ottobre 2012

Brani per Natale 2012: Music

Partiamo con la rassegna di brani in vista del Concerto di Natale: "Music", opera di John Miles nell'arrangiamento di Philip Sparke, qui proposta dall'Orchestra del Corpo Pompieri di Torino.


giovedì 27 settembre 2012

Di ritorno dal masterclass

Il masterclass in saxofono e clarinetto organizzato dalla Banda "Città di Seriate", a cui hanno partecipato due componenti del nostro Corpo Musicale, si è concluso domenica 16 settembre 2012. Ecco qualche foto del saggio finale.

Gruppo clarinetti

Ensemble sax-clarinetti

Foto di gruppo



giovedì 23 agosto 2012

Ripresa prove in sala musica

Le prove per la nuova stagione musicale prendono avvio venerdì 7 settembre, come sempre alle 21.00.

Buon fine agosto!!


mercoledì 8 agosto 2012

Highlights from Hook

Il "solito" John Williams... garanzia di musiche suggestive. Così è per "Highlights from Hook", brano arrangiato da Hans van der Heide, recentemente ascoltato dal vivo nella bella interpretazione della Banda di S. Paolo d'Argon e qui proposto dalla Harmonie Susteren*.
Buon ascolto :)



* non certo la miglior versione, ma questo passa Youtube...